24/11/2021

Da Firenze a Ravenna sul treno di Dante: oltre 3200 i turisti che hanno fatto lo straordinario percorso

Il progetto ha creato un forte coinvolgimento dei territori: si pensa al 2022

Treno di Dante

Da Firenze a Ravenna, attraversando l’Appennino Tosco-Romagnolo, con un mezzo lento ma pieno di fascino come il treno storico che ha ospitato il tour. L’iniziativa del Treno di Dante si è chiusa con successo e proprio per questo è in programma di riproporla anche per il 2022. Sono stati 3.205 i turisti provenienti da tutto il mondo che hanno aderito all’iniziativa: sono state 28 le giornate dei week-end in cui ci sono state le corse nelle famose carrozze ‘centoporte’. Da luglio a ottobre i passeggeri hanno avuto l’occasione di partire da Firenze, facendo tappa a Borgo San Lorenzo, Marradi, Brisighella, Faenza fino ad arrivare a Ravenna. Per ogni tappa era possibile scendere per visitare le varie località, ma non solo: il sito offriva anche una vasta proposta di esperienze da acquistare. Il biglietto del treno dava la possibilità di visitare gratuitamente i musei e i monumenti in tutte le località toccate dal percorso e di avere uno sconto del 10% in tutti i ristoranti con aperitivo in omaggio.

Questo ha generato il coinvolgimento in Italia e all’estero di 33 tour operator e agenzie di viaggio e di 113 imprese delle sei destinazioni toccate dall’itinerario. In particolare gli ingressi ai 20 musei sono stati 1.914 e oltre 2.100 i pasti registrati nei 19 ristoranti convenzionati. Infine, la grande visibilità generata dal progetto, con più di 130 servizi giornalistici sulla stampa internazionale e 620mila visualizzazioni del sito. 

“Un bilancio che conferma un’adesione alta – ha spiegato l’assessore al turismo e commercio della Regione Emilia-Romagna, Andrea Corsini – e che dimostra il valore e la qualità di un progetto turistico unico, che replicheremo anche nel 2022”. I dati del progetto, illustrati da Corsini assieme a Massimo Bucci, presidente della società Treno di Dante, e Luigi Cantamessa, direttore generale della Fondazione Fs italiane, che hanno contribuito alla realizzazione del piano.