17/07/2021

“Nel segno di Dante. Il Casentino nella Commedia”: gli Uffizi riportano Dante nel castello dove scrisse una parte dell’opera

Dal 17 luglio al 30 novembre la mostra nel Castello di Poppi

Castello di Poppi

Sarà la rocca medievale dei Conti Guidi a Poppi in Casentino ad ospitare dal 17 luglio al 30 novembre la mostra “Nel Segno di Dante. Il Casentino nella Commedia”, la prima mostra di Terre degli Uffizi, progetto espositivo delle Gallerie e della Fondazione CR Firenze

Un omaggio d’arte, con opere delle Gallerie degli Uffizi, all’Alighieri esule da Firenze, nella terra che per prima lo accolse nel suo esilio, il Casentino. Promossa e organizzata dal Comune di Poppi, la mostra accoglie una serie di opere dedicate a Inferno, Purgatorio e Paradiso, per celebrare il Poeta fuggitivo. 

In Casentino Dante ha lasciato segni concreti del suo passaggio. Arrivò qui come un fuggiasco in cerca di ospitalità e protezione. Dante fu ospitato in questo territorio dai signori locali che furono onorati di accoglierlo, mentre lui sperava in un ritorno in patria che non avvenne mai. La mostra illustra, prima di tutto sul piano dei fatti storici, cosa avvenne e perché. Le riflessioni e i temi concentrati nel catalogo della mostra, ad opera di studiosi vari e di diversi ambiti, raccontano come la figura di Dante abbia veramente pervaso la storia del territorio e contribuiscono a rivelare il ruolo di primo piano del Casentino nella vicenda umana e culturale del Sommo Poeta.

Le opere dell’esposizione sono state scelte in relazione alle tre Cantiche della Commedia, Inferno, Purgatorio e Paradiso; quelle provenienti dagli Uffizi testimoniano l’amore per il poema dantesco nel corso della storia. Ne è prova l’opera principale della mostra, il grande dipinto ottocentesco acquistato dalle Gallerie lo scorso anno in occasione del primo Dantedì, Francesca da Rimini nell’Inferno dantesco (1810), del romantico Nicola Monti, così come i pastelli di Beatrice Ancillotti Goretti (Sposalizio di San Francesco con la Povertà, 1903). Ma anche quattro disegni cinquecenteschi della Commedia di Federico Zuccari, marchigiano trapiantato a Firenze e scelto per portare a termine gli affreschi della cupola di santa Maria del Fiore, rimasti incompiuti alla morte di Vasari.

Francesca da Rimini nell'Inferno dantesco, Nicola Monti, 1810, olio su tela (168 x 21 cm). Gallerie degli Uffizi
Francesca da Rimini nell’Inferno dantesco, Nicola Monti, 1810, olio su tela (168 x 21 cm). Gallerie degli Uffizi.

Dante in Casentino

Durante il suo esilio, Dante Alighieri sarebbe stato ospite dei Conti Guidi presso il castello di Poppi e qui avrebbe composto il XXXIII canto dell’Inferno. I destini di Poppi e di Dante si erano inoltre già incrociati nel 1289, quando poco distante dal Castello dei Conti Guidi il ventiquattrenne poeta partecipò alla celeberrima Battaglia di Campaldino in cui si scontrarono Guelfi e Ghibellini.

All’interno del Castello è possibile ammirare un grande plastico che ricostruisce le armate in campo

Si tratta di uno dei canti più celebri della Divina Commedia che ruota intorno alla figura del Conte Ugolino della Gherardesca, di cui il conte di questo castello aveva sposato la figlia. L’aspetto imponente del Castello di Poppi si deve a Arnolfo di Cambio, che sembra abbia realizzato questo castello prima di realizzare il Palazzo Vecchio di Firenze.

Dal 2002 Poppi è certificato “Uno dei borghi più belli d’Italia” per la sua magnifica struttura di “città murata” che racchiude in sé secoli di bellezza artistica e architettonica, a partire dal medioevo con la millenaria Abbazia di San Fedele, una vera e propria pinacoteca con dipinti – tra gli altri – di Ligozzi e Morandini, e l’imponente Castello dei Conti Guidi noto come il “castello di Dante Alighieri” che lo ospitò esule da Firenze. Tra gli interni del castello da evidenziare, la cappella affrescata da Taddeo Gaddi, primo allievo di Giotto e la Biblioteca Rilliana, ricca di oltre 25.000 volumi antichi tra codici miniati, incunaboli, manoscritti medievali e rinascimentali.

Comune di Poppi

Trekking in Casentino alla scoperta di Dante

Il Casentino è un territorio da scoprire, immerso in una campagna bellissima, con tante testimonianze medievali e storie da raccontare. Tra Poppi, Camaldoli, La Verna, è  anche una tappa che lascia spazio alla spiritualità e alla devozione, per immergersi totalmente nel mondo di Dante. Si tratta di luoghi straordinari, che possono essere oggetto di bellissime esperienze di trekking. Alcuni percorsi sono indicati nel sito delle Vie di Dante, un progetto realizzato da Toscana Promozione Turistica e APT Servizi Regione Emilia Romagna, per far rendere accessibili i tanti percorsi che attraversano le due Regioni e che aiutano a ripercorrere la storia di Dante.