18/08/2021

Il giardino di Boboli teatro dantesco per un giorno

Il 6 settembre il parco mediceo si accende con ‘Tra Selva e Stelle’: il viaggio di Dante nella sua Commedia messo in scena con 77 attori e 36 installazioni

Dante nel Loggiato degli Uffizi
Statua di Dante Alighieri nel Loggiato degli Uffizi, Firenze.

Il giardino di Boboli si trasforma in teatro e nei suoi spazi suggestivi, dove arte e natura convivono in perfetta armonia, viene portata in scena la Divina Commedia

Per la prima volta – in occasione del Settecentenario della morte dell’Alighieri – nel parco mediceo prenderà vita un itinerario teatrale attraverso luoghi e personaggi della Divina Commedia: un cammino nell’oltremondo dantesco che all’interno di Boboli sarà rappresentato da 36 soste in altrettanti punti del giardino, ciascuna delle quali accoglierà installazioni create appositamente per una straordinaria occasione di ‘teatro diffuso’

Ben 77 gli attori coinvolti nella rappresentazione, la cui elaborazione ha richiesto oltre due anni di lavoro.

In ciascuna tappa del percorso, i personaggi della Divina Commedia interpreteranno la loro condizione individuale di dannazione, redenzione o beatitudine; i loro rispettivi ruoli, come avviene nel poema dantesco, saranno anche intimamente legati al rapporto metaforico con lo spazio circostante. 

Tutti gli ambienti selezionati per lo spettacolo verranno infatti animati, oltre che con installazioni, anche con scenografie che rappresenteranno allegoricamente gli aspetti essenziali delle tre Cantiche: la morte è il tema scelto per l’Inferno, la salvezza per il Purgatorio, il concetto di ascensione ad uno stato superiore dell’esistenza quello del Paradiso.

È quanto avverrà nel pomeriggio del 6 settembre, con Tra selva e stelle, spettacolo dal vivo prodotto dalle Gallerie degli Uffizi e Archètipo Associazione Culturale per la regia di Riccardo Massai; l’evento gode, inoltre, del patrocinio del Comitato Nazionale per la Celebrazione dei 700 anni della morte di Dante. 

“Nel Trecento la collina di Boboli era ancora un luogo non urbanizzato, una ‘selva oscura’ da dove non è difficile immaginare il ‘ghibellin fuggiasco’ contemplare il centro della città medievale. – commernta il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt – In questo spazio naturale le Gallerie degli Uffizi invitano il pubblico a ritrovare la voce del Poeta, seguendo la sua guida, di terzina in terzina, in un percorso di ascensione che porterà gli spettatori dall’Inferno, per il Purgatorio, fino all’approdo in Paradiso: tutti insieme, a ‘riveder le stelle’ ”.