02/03/2021

Dante nella storia del Carnevale: la mostra, dai bozzetti ai carri allegorici

Sedici bozzetti e immagini originali che raccontano i carri allegorici che hanno sfilato, raccolti nella mostra “DanteVale”

mostra DanteVale – © Fondazione Carnevale Viareggio

E’ un legame fortissimo quello che ancora oggi lega la Toscana a Dante, che più di una volta si è trovato ad essere protagonista dei carri allegorici che hanno sfilato in occasione del Carnevale di Viareggio. E’ tutto raccontato nella mostra “DanteVale”, curata da Paolo Riani e allestita negli spazi della Galleria d’arte moderna e contemporanea di Viareggio “Lorenzo Viani”. Un percorso espositivo che si snoda tra 16 bozzetti originali e le foto degli carri allegorici che hanno sfilato a partire dal 1926. Una serie di opere dal grande valore artistico, che dimostrano anche la modernità di Dante, che ancora oggi è fonte di ispirazione.

mostra DanteVale – © Fondazione Carnevale Viareggio

Il percorso espositivo

La prima volta che Dante è stato rappresentato in un carro è stata nel 1926, con il carro “Il Ghibellin s’estasia”, opera di Antonio Ghilarducci e Fulvio Puccetti. Poi ci sono stati Sergio Barsella e Carlo Francesconi, con il loro “Letteratura moderna” (1966) seguiti da Arnaldo e Giorgio Galli (Un punto in più del diavolo, 1987). Solo due anni dopo Silvano Avanzini ha creato “L‘Impero del male” e – in tempi recenti –  Giampiero Ghiselli si è ispirato a Dante con il suo “L’amor che move il sole e l’altre stelle”, nel  2017. L’ultima opera risale al Carnival Lab Academy – Inferno 2.0 – La Divina Commedia al tempo dei social, 2020.

mostra DanteVale – © Fondazione Carnevale Viareggio

La mostra sarà visitabile a Viareggio fino ad agosto, poi si trasferirà a Firenze

La mostra sarà visitabile fino alla fine di agosto alla Gamc nei giorni di mercoledì, giovedì e venerdì dalle 15,30 alle 19,30 (in assenza di restrizioni legate al Covid). L’esposizione si trasferirà poi a Firenze al Museo Casa Dante, dove sarà visitabile nel mese di settembre.