17/10/2021

“Dante Alighieri e gli Uomini Illustri e il Bene comune”, un’esperienza immersiva a Palazzo Vecchio

L’iniziativa è ospitata nella Sala dei Gigli di Palazzo Vecchio ed è visitabile dal 15 ottobre al 15 novembre

Codice laurenziano – Sala dei Gigli, Palazzo Vecchio © Simona Fossi

Da esule a esempio di virtù: nel corso della sua vita e soprattutto dopo la sua morte, la vita di Dante è stata al centro di numerose rivisitazioni, che hanno messo in luce la grandezza del personaggio. L’iniziativa “Dante Alighieri, gli Uomini illustri e il Bene comune”, ospitata nella Sala dei Gigli di Palazzo Vecchio, racconta il poeta come un personaggio di forte ispirazione. SI tratta di una installazione sonora immersiva, che visitabile dal 15 ottobre al 15 novembre e che renderà unica l’esperienza della visita, dando voce ai personaggi illustri protagonisti di questa sala. Sono ventidue gli uomini illustri della storia protagonisti del ciclo pittorico, emblemi di alti valori etici e politici, in grado di ispirare i governanti cittadini: in questa prestigiosa lista, fu inserito anche Dante, alla fine del Trecento, quando ormai era stato riabilitato e veniva celebrato per la sua opera.

Oltre all’esposizione del codice laurenziano con le iscrizioni correlate ai personaggi illustri i cui dipinti sono ospitati nella sala, chiunque entrerà nella Sala dei Gigli fra la metà di ottobre e la metà di novembre potrà fruire di un’installazione sonora immersiva inedita, frutto del lavoro accurato e creativo del team dei sound designer di Mezzoforte. Il progetto sonoro dispiegato nell’ambiente – rispettoso della sala e nello stesso tempo aderente alla stessa – è stato infatti sviluppato connotando ogni singolo personaggio e inserendolo in una più ampia sequenza, che intreccia da una parte l’età medievale e dall’altra il tempo contemporaneo.

In aggiunta, nelle giornate di venerdì, sabato e domenica (dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18) il progetto si anima grazie a degli interventi teatrali: la giovane compagnia I Nuovi, “costola” del Teatro della Pergola, realizzerà una performance ideata appositamente per l’occasione. I personaggi sembreranno così tornare in vita, offrendosi allo sguardo del pubblico per sottolineare, ancora una volta, quanto i valori e le virtù impersonate dalle diverse figure della storia siano ancora oggi riferimenti importanti per il nostro pensare e il nostro agire collettivo.

Per un mese il pubblico potrà visitare la sala immergendosi in una ricca e avvincente stratigrafia storica, che dal Trecento giunge fino a noi armonizzando in forma assolutamente unica linguaggi artistici differenti e fra loro distintivi: gli affreschi dipinti, gli intarsi lignei, gli esametri latini, la composizione sonora concorreranno infatti nel disegnare un tessuto narrativo composito e articolato, che dal passato trae nutrimento per un’indagine tutta attuale sull’idea di bene comune. Tutti i contenuti sonori e testuali saranno inoltre fruibili su una pagina dedicata del sito MUS.E, unitamente alla visione panosferica della sala dei Gigli: un’ulteriore e potente cassa di risonanza dell’iniziativa, che risuonerà virtualmente dal 15 ottobre fino al 31 dicembre 2021.

Sala dei Gigli, Palazzo Vecchio © Simona Fossi

Gli Uomini Illustri di Palazzo Vecchio

Gli Uomini illustri di Palazzo Vecchio erano nove eroi della repubblica romana, due condottieri, sei grandi monarchi e cinque poeti toscani, nel seguente ordine: Bruto, Furio Camillo, Scipione l’Africano, Curio Dentato, Dante Alighieri, Pirro, Annibale, Francesco Petrarca, Fabio Massimo, Marco Marcello, Nino, Alessandro Magno, Claudiano, Zanobi da Strada, Giovanni Boccaccio, Giulio Cesare, Ottaviano Augusto, Costantino, Carlo Magno, Cicerone, Fabrizio Luscinio e Catone Uticense.  

Il messaggio civico, etico e politico era esplicitato con ancor maggior chiarezza dalle iscrizioni poste a corredo delle effigi, in un concorso perfetto fra poesia e pittura: ogni personaggio era infatti accompagnato da un titulus, che esplicitava le caratteristiche distintive per cui la singola figura era stata scelta per comparire nel ciclo. Abbiamo la testimonianza diretta delle iscrizioni presenti grazie a un manoscritto della Biblioteca Medicea Laurenziana (Conventi Soppressi 79), straordinariamente esposto in sala e aperto proprio sulle pagine dedicate agli Uomini illustri.

La serie fiorentina – concepita da Coluccio Salutati, notaio, intellettuale e cancelliere della Repubblica fiorentina -, oggi perduta, si inseriva nel solco della pittura civica e politica sviluppatasi nel corso del Trecento fra i Comuni italiani, tesa a rappresentarne in forma diretta ed efficace il messaggio politico. Entro tale contesto si collocava infatti l’idea di Bene comune, inteso come bene di una comunità, da difendere rispetto agli interessi personali e di fazione; a corollario di questa superiore entità politica ed etica, infatti, assumevano un posto di rilievo le virtù, suoi fondamentali presidi, ma anche le figure esemplari della storia che le avevano ben incarnate. Il progetto “Dante Alighieri, gli Uomini illustri e il Bene comune” vuole recuperare lo spirito con i quali furono realizzate queste opere, interpretandolo in chiave contemporanea. 

L’iniziativa è organizzata dai Musei Civici Fiorentini e MUS.E, sotto l’egida dell’Ufficio Patrimonio Mondiale del Comune di Firenze e grazie al sostegno di Aquila Energie e della Libera Accademia di Belle Arti. “Dante Alighieri, gli Uomini illustri e il Bene comune è curata da Carlo Francini e Valentina Zucchi.

Il Museo di Palazzo Vecchio è aperto nei seguenti orari: Lunedì, martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica dalle 9 alle 19; Giovedì dalle 9 alle 14.

Maggiori Informazioni: www.musefirenze.it