10/06/2021

L’Inferno a Campaldino: dall’11 al 13 giugno a Poppi la rievocazione della storica battaglia

Sarà anche inaugurato il Museo dedicato al celebre avvenimento

Era il giorno di San Barnaba, l’11 giugno 1289, quando a Campaldino, in campo aperto, guelfi e ghibellini si scontrarono. Fu una battaglia feroce, che durò un solo giorno, ma segnò la storia della Toscana, stabilendo l’inizio dell’egemonia fiorentina su tutta la regione. Un evento straordinario che sarà ricordato dall’11 al 13 giugno a Poppi con la manifestazione “L’inferno a Campaldino”. 

Schierato in battaglia c’era anche Dante Alighieri, che citò l’episodio nel V Canto del Purgatorio: da un lato i fiorentini e i loro alleati guelfi, dall’altro i ghibellini aretini e pisani. C’era truppe a cavallo, soldati a piedi, ognuno aveva preso con sè le armi che aveva a disposizione. Era un’occasione importante, di quelle che non si possono perdere; Dante era lì, tra i Cavalieri. 

Questa storia affascinante è raccontata nel nuovo museo dedicato alla Battaglia di Campaldino, ospitato in tre sale all’interno del Castello dei Conti Guidi, che illustra la celebre battaglia e arricchisce, attraverso approfondimenti tematici, altri aspetti della storia medievale del territorio.

Ospiti d’eccezione dell’evento saranno alcuni dei più importanti storici italiani: Franco Cardini, Maria Giuseppina Muzzarelli, Duccio Balestracci, Franco Franceschi, Federico Canaccini e Riccardo Nencini. Il clima dell’attesa dello scontro armato a Campaldino verrà ricreato attraverso la rievocazione didattica in abito storico “Al castello aspettando la battaglia”, curata dalla associazione Scannagallo di Foiano della Chiana e coordinata da Alessio Bandini. 

La storia della battaglia di Campaldino

Fu grazie alla decisione improvvisa dei guelfi, partiti da Firenze, di passare dalla Consuma invece che dal Valdarno, che il luogo dello scontro avvenne in campo aperto, a Campaldino. I guelfi scelsero di seguire il percorso più difficoltoso e impervio, ma in questo modo colsero di sorpresa gli avversari. Al loro passaggio lungo la strada non trovarono ostacoli: i castelli casentinesi non ostacolarono il passaggio dell’esercito e si arresero senza fare resistenza. 

A Campaldino si schierarono per la parte guelfa 1300 cavalieri e 10 mila fanti; i ghibellini,  avevano dalla loro parte 800 cavalieri e circa 10 mila fanti. Quando ebbero inizio gli scontri, i ghibellini sembravano essere in vantaggio, dopo i primi attacchi. A quel punto, però, l’atto di insubordinazione del guelfo Corso Donati, che guidava le truppe guelfe, fu decisivo: guidava le riserve, ferme nelle retrovie, e decise di caricare gli sfidanti. Li attaccò ai fianchi e riuscì a dividere fanti e cavalieri, creando grande smarrimento nei ghibellini. A quel punto sarebbero potute intervenire le riserve ghibelline, guidate da Guido Novello, che però decise di ritirarsi nel castello di Poppi, portando via le truppe. 

A quel punto era chiaro che i guelfi avevano vinto e iniziarono una caccia all’uomo per fare prigionieri da portare a Firenze. Fortunatamente un forte temporale estivo mise fino a quella lunga giornata. 

Dante a Campaldino

L’11 giugno 1289 c’era anche un giovane Dante Alighieri tra i feditori di Vieri dei Cerchi, le truppe guelfe che andarono all’attacco. Dante riportò molti episodi della battaglia di Campaldino nella Divina Commedia. Su tutti il celebre canto del Purgatorio (V) in cui incontra Bonconte da Montefeltro il quale ricorda la battaglia, la ferita mortale ricevuta alla gola e gli ultimi istanti di vita lungo il torrente Archiano. Qui il pentimento che gli permise di accedere al Purgatorio, con il diavolo, mandato a prendere la sua anima, che scatenò un furioso temporale, come quello riportato nelle cronache, che fece ingrossare il letto dell’Archiano e disperdere il corpo di Bonconte.

Il programma della manifestazione

 

Il programma della manifestazione organizzata a Poppi si apre venerdì 11 giugno alle ore 11, alla presenza delle autorità cittadine con la cerimonia ufficiale in commemorazione della Battaglia di Campaldino davanti alla stele che ricorda lo scontro nel giorno di San Barnaba. 

Alle 15.30 le istituzioni inaugureranno il nuovo museo “L’Inferno a Campaldino”, ospitato nel Castello dei Conti Guidi.

Seguiranno brevi interventi, introduttivi al percorso museale, curati da Luca Giannelli (L’inferno a Campaldino, il perché di un museo), Sergio Raveggi (Firenze e Arezzo al tempo della battaglia di Campaldino), Domenico Taddei (Il castello di Poppi e i castelli del Casentino ai tempi della battaglia di Campaldino), Alberta Piroci (La figura di Bonconte) e Massimo Tosi (I luoghi di Dante).

Alle 18.30, nella Sala delle Feste, la lectio magistralis dello storico Franco Cardini sul tema “Il secolo di Dante”, introdotta da Federico Fioravanti, direttore del Festival del Medioevo.

Sabato 12 giugno l’appuntamento degli “Incontri con gli autori” è fissato nella Sala delle Feste del Castello dei Conti Guidi alle ore 16.30. “La battaglia di Campaldino” è il titolo dell’intervento di Federico Canaccini. Subito dopo Maria Giuseppina Muzzarelli intratterrà il pubblico con la lezione “Nei panni di Dante”. Concluderà Duccio Balestracci con “Il tempo della guerra”.

Infine domenica 13 giugno alle ore 11.00 lo scrittore e saggista Riccardo Nencini parlerà sul tema “Il romanzo della guerra”. “Tra storia e rievocazione” è il titolo dell’intervento conclusivo con Franco Franceschi e Alessio Bandini.

 

Per il programma dettagliato e tutte le informazioni utili: https://www.festivaldelmedioevo.it/portal/linferno-a-campaldino/

Le lezioni di storia verranno anche trasmesse in diretta Facebook e sui canali social del Festival del Medioevo: www.festivaldelmedioevo.it